Mostra di arte figurativa – 21.01.2009 Sala Prunas (MAE)
 
“Immagini da un filtro della memoria”
Cinzia Rizzotti
 
 Cinzia Rizzotti si avvicina alla pittura negli ultimi anni. Tuttavia il mondo dell’arte inizia a percepirlo in famiglia sin dalla prima adolescenza, il prozio e la nonna erano infatti abili pittori. L’esempio della nonna, in particolare, la conduce presto a comprendere l’importanza di dare vita in modo personalissimo ai propri impulsi e sensazioni.
 
Solo recentemente la Rizzotti riscopre la sua antica e intensa passione, dando pieno spazio alla più fervida sperimentazione. La nuova percezione dell’arte e l’uso alterno di stili e tecniche sempre differenti, la proiettano in un mondo rinnovato fatto di atmosfere ora vivide ora tenebrose, visioni a volte rasserenanti e a volte opprimenti. Il dipinto diventa lo strumento per rievocare il ricordo: dalle trame della memoria flashback antichi e recenti prendono corpo, manifestando il proprio messaggio.
Il ricordo, finalmente liberato, viene rievocato attraverso impulsi sempre diversi e due direttrici predominanti: pennellate corpose e materiche, resa quasi “tridimensionale” dell’oggetto, e analisi del dettaglio attraverso un lavoro prolungato e laborioso. Ogni opera diventa, in tal modo, epifania di memoria e sentimento.
             La pittura della Rizzotti può in effetti dirsi lavoro in fieri, un lavoro in progressione verso esiti imprevedibili e inaspettati, verso un modo di comunicare arte appassionato ed entusiasta, intenso e vivace, che diventa così un’interessante scommessa per il futuro.
 
  
Silvia Casale